Dunque l'evento si è articolato in due parti. Il primo ospite, Andrea, ha raccontato la storia della sua vita e di come l'AIDO gli ha permesso di riprendere a vivere a pieno dopo il suo trapianto di reni. Invece la seconda ospite era la mamma di Matteo, il ragazzo donatore, che ha raccontato come Matteo fosse un ragazzo solare che viveva affrontando la vita a testa alta con la sua magnanimità e la sua intraprendenza, nel racconto ci è stato spiegato anche come e quando il ragazzo ha deciso di diventare un donatore AIDO. Questa storia mi ha lasciato un vuoto di riflessione e mi ha commosso particolarmente...
Successivamente ha seguito un dibattito ci ha permesso di porre domande ai medici presenti nella rappresentazione teatrale e ci ha permesso di capire meglio il processo di donazione degli organi e le sue implicazioni.
Durante l'evento alcuni miei compagni e non hanno posto molte domande e hanno manifestato una grande curiosità sulla donazione degli organi che non mi aspettavo. Questo mi ha fatto capire che l'Associazione AIDO ha raggiunto il suo obiettivo: sensibilizzare i giovani sulla importanza della donazione degli organi ma che comunque moltissimi studenti sono giustamente ancora indecisi sulla loro posizione, ma la disinformazione che prima era decisamente ad un livello più alto, ora si è notevolmente abbassata.
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